Sottoscritta dichiarazione congiunta a livello europeo in tema di Smart Working

26 ottobre 2020
By Voghi

Sottoscritta dichiarazione congiunta a livello europeo in tema di Smart Working

Il 21 ottobre si è svolta la riunione del Comitato Aziendale Europeo, per la prima volta in videoconferenza, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.

Da parte aziendale ci sono stati gli interventi del CEO Jean Pierre Mustier e del Responsabile Risorse Umane di Gruppo Paolo  Cornetta.

Durante la plenaria è stata sottoscritta la prima Dichiarazione Congiunta a livello europeo, tra i Rappresentanti dei Lavoratori ed il Top Management di Unicredit, in tema di Smart  Working (Remote Working).

La dichiarazione congiunta recepisce in maniera esaustiva le previsioni del CCNL in merito al Lavoro Agile, ribadendo la valenza e la centralità della contrattazione nazionale del nostro settore che può diventare elemento di dialogo sociale anche a livello internazionale, e rappresenta una risposta al forte cambiamento nel modo di lavorare che ha subito una grande accelerazione dovuta al contesto della pandemia.

La discussione sul tema con il central management è stata avviata dopo la dichiarazione del comitato ristretto dello scorso luglio in cui venivano riaffermati principi fondamentali nella gestione di questa fase emergenziale che ha colpito tutti i paesi dove il gruppo è presente.

Nel testo, che per praticità vi alleghiamo, i Rappresentanti dei Lavoratori hanno riaffermato i seguenti principi:

●      l’adesione allo smart working è su base volontaria e senza pregiudizio alla possibilità di lavorare anche in siti aziendali;

●      nelle sedi ed uffici centrali si potrà lavorare in remoto per il 40% del tempo, distribuito su base settimanale o mensile (es. 2 giorni a settimana), in linea con le previsioni dell’accordo sottoscritto lo scorso aprile in Italia per la gestione del piano industriale Team 23, e nel network possibilità del 20% (es. 1 giorno a settimana);

●      sono ribaditi i principi del diritto alla disconnessione a suo tempo riportati nella dichiarazione congiunta sul work life balance, sottoscritta dal comitato aziendale nel novembre del 2017;

●      Sono stati introdotti i temi di tutela della privacy e dei diritti sindacali. La modalità di lavoro a distanza non può essere un limite all’attività sindacale in coerenza con i contratti nazionali e le leggi in materia;

●      Viene rimarcata l’importanza della formazione, anche in tema di competenze digitali al fine di garantirne al corretta diffusione.

Occorre ricordare la valenza della dichiarazione congiunta, che, mediante un approccio globale al tema, crea le basi per avviare una attuazione progressiva dei suoi principi, che occorre poi implementare mediante accordi sindacali in ogni Stato membro.

Nel corso della riunione, come rappresentanti dei lavoratori, abbiamo più volte ribadito come lo smart working debba essere considerato come uno strumento per il bilanciamento dei tempi vita lavoro, e non la giustificazione per ulteriori ed inaccettabili tagli di personale e per tale ragione è fondamentale regolamentarlo nel rispetto di chiare regole ed accordi a livello nazionale.

In merito alla digitalizzazione abbiamo riaffermato all’azienda che i Rappresentanti dei Lavoratori devono necessariamente essere parte integrante della sua gestione a tutela dei colleghi anche nel campo dell’Intelligenza artificiale e degli algoritmi che possono avere in futuro effetti d’impatto sul modo di lavorare.

Milano, 26 ottobre 2020

Componenti FABI del CAE UniCredit

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