Coordinamento FABI Unicredit – Mozione Finale

18 maggio 2016
By Redazione

L’Organo di Coordinamento FABI di Unicredit Spa si è riunito a Rimini nei giorni 16-17-18 maggio 2016.

Le oltre 200 RSA, ascoltata la ampia ed esauriente relazione del Coordinatore Angelo Di Cristo, hanno discusso sulla situazione dell’azienda e sugli ultimi importanti accordi sottoscritti, in particolare gli accordi del 5 febbraio 2016 sulle uscite delle aree professionali e dei quadri direttivi e dell’8 marzo 2016 sulle uscite dei dirigenti, oltre che il Protocollo sul benessere sul luogo di lavoro e sulle politiche commerciali del 22 aprile 2016.

Nel corso dei lavori si è svolto un serrato confronto tra il Segretario Nazionale Mauro Morelli e il Responsabile delle Relazioni Industriali di Gruppo Emanuele Recchia, invitato per l’occasione.

L’Organo di Coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Aziendali FABI di Unicredit Spa:

  • ritiene che l’alta adesione dei colleghi e delle colleghe al Piano esodi 2016, se da una parte conferma la bontà e la sostenibilità per gli aderenti delle pattuizioni raggiunte, dall’altra deve essere considerata come un ennesimo segnale del disagio vissuto dai lavoratori e dalle lavoratrici di Unicredit Spa;
  • precisa siano due le questioni più rilevanti sottolineate dai colleghi intervenuti, riportando situazioni vissute direttamente o raccolte dai lavoratori rappresentati: le pressioni commerciali e le difficoltà organizzative.
  • evidenzia come la sottoscrizione del Protocollo del 22 aprile 2016 sulle pressioni commerciali fornisca principi e strumenti che, una volta applicati in maniera convinta a tutti i livelli aziendali e omogenea sul territorio nazionale, potrebbero ridimensionare il fenomeno, assolutamente deleterio per la sostenibilità nel tempo di una relazione positiva con la clientela. Ritiene altresì che per una sua corretta adozione sia necessario provvedere ad interventi formativi che coinvolgano tutti i soggetti, nessuno escluso e in particolare i ruoli di sintesi della filiera commerciale. A tal proposito sottolinea l’importante impegno profuso dal Segretario Generale Lando Maria Sileoni al fine di giungere ad una complessiva regolamentazione di settore delle politiche commerciali.
  • circa le difficoltà organizzative, segnalate su tutti i territori e in tutte le strutture della banca, pur comprendendo la necessità di adattamento continuo del modello commerciale alle esigenze della clientela, considera imprescindibile che sia mantenuto sempre presente ed efficiente il presidio territoriale attraverso le agenzie e che nelle diverse strutture vi siano sempre organici e competenze professionali adeguati, impegnandosi a vigilare affinché i vuoti di organico prodotti dagli esodi non ricadano interamente sui lavoratori rimasti in servizio
  • stigmatizza l’assenza dell’informativa preventiva e la mancata apertura della procedura di consultazione relativa alle recenti modifiche organizzative attuate in due Region (Sicilia e Lazio) tramite l’accorpamento di aree commerciali
  • ribadisce come la sottoscrizione dell’accordo per le uscite dei dirigenti consolidi la volontarietà dell’adesione ai piani di esodo e agisca in coerenza con la rinnovata rappresentatività della Fabi anche in questa categoria
  • ritiene imprescindibile che alle uscite eccedenti le previsioni contenute nell’accordo del 5 febbraio corrisponda un equivalente numero di assunzioni
  • afferma con forza, come da più tempo ribadito, che non sia più procrastinabile la definizione di un accordo che normi il sistema inquadramentale, nel frattempo sottoposto esclusivamente all’arbitrarietà e alla discrezionalità aziendale
  • rifiuta la logica imperante per cui debba sempre essere quello del personale il costo da contrarre e su cui scaricare le scelte inadeguate del top management e la conseguente mancata redditività, trascurando volutamente evidenti diseconomie e privilegi che inspiegabilmente vengono mantenuti (affitti, ecc.)
  • constata la persistenza di un evidente scollamento tra la funzione HR e la filiera commerciale, che impedisce la puntuale l’applicazione ed il pieno rispetto degli accordi sottoscritti
  • ribadendo la ferma contrarietà a qualsiasi forma di esternalizzazione, rifiuta la logica secondo cui i lavoratori di BT debbano subire discrimini nella dignità e nella professionalità
  • conferma la necessità di chiarezza nei confronti dei lavoratori relativamente agli sviluppi dell’attività del Leasing
  • apprezza le implementazioni compiute nell’ambito del Conto Welfare e raccomanda ulteriori estensioni delle previsioni e una sempre maggiore semplificazione dell’utilizzo
  • auspica, relativamente al processo di convergenza del sistema previdenziale di Gruppo, che lo stesso prosegua nell’ottica di garantire la sostenibilità a lungo termine delle forme previdenziali
  • si impegna a sensibilizzare ulteriormente le lavoratrici ed i lavoratori sulla consapevolezza dell’importanza del ruolo dei loro rappresentanti nei Fondi e sollecita una maggior partecipazione ai momenti elettorali e più in generale alla vita del fondo
  • richiede con forza che la gestione di UniCA sia congiunta e partecipativa e che garantisca l’equità nella contribuzione e nelle prestazioni erogate agli associati
  • afferma che con la creazione di un organismo sostitutivo degli attuali Cral si debba salvaguardare la rete di relazioni costruite sui diversi territori rendendo nel contempo i servizi fruibili da tutti i colleghi
  • ribadisce l’imprescindibile ruolo della formazione e dell’aggiornamento delle  lavoratrici e dei lavoratori, la cui efficacia sarà rafforzata da una puntuale e diffusa applicazione delle previsioni delle “Linee guida per una efficace formazione online”
  • conferma il ruolo centrale degli RLS nella gestione di tutte le problematiche in materia di Salute e Sicurezza ed in particolar modo sugli effetti delle politiche commerciali sullo stress lavoro correlato
  • manifesta forti preoccupazioni per le diffuse notizie di stampa che, coinvolgendo la governance della banca, non contribuiscono a dare certezza e stabilità in un contesto di forti tensioni di settore.

L’Organo di Coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Aziendali FABI di Unicredit Spa rivendica con orgoglio i risultati organizzativi conseguiti negli anni che vedono la Fabi riconfermata prima organizzazione nell’azienda, non solo in termini numerici ma anche per l’elevata professionalità dei quadri sindacali, per la qualità dell’attività svolta e per il ruolo trainante.

APPROVATO ALL’UNAMINITA’

Rimini, li 18 maggio 2016

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