La storia siamo noi

26 luglio 2012
By Redazione

Segreterie di Coordinamento

Dircredito- Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – UILCA

UniCredit Group


“LA STORIA SIAMO NOI”

AL VIA UNA NUOVA RIORGANIZZAZIONE

Il video di Ghizzoni e Piccini inizia con la canzone “La storia siamo noi” cantata da alcuni colleghi.

Al via una nuova riorganizzazione per assicurare la massima vicinanza ai territori in cui operiamo e per essere piĂą vicini al cliente.

La storia siamo  noi: ma è davvero così?

Se la storia sono i dipendenti non si dovrebbe rispondere anche ai bisogni ed alle legittime richieste di chi lavora e opera per il bene di questa azienda?

O  il top management pensa  ancora che sia sufficiente fare progetti a tavolino?

I Lavoratori e le Lavoratrici della banca e delle societĂ  sopportano da tempo il continuo deterioramento della loro condizione lavorativa: disorganizzazione, carenza di personale, pressioni commerciali, aumento della burocrazia, continue richieste di dati e informazioni, moltiplicazione dei controlli, incremento dei provvedimenti disciplinari, perdita di salario contrattato, impoverimento delle relazioni e della qualitĂ  di vita in un contesto di sempre maggiore incertezza sul loro futuro per le continue ristrutturazioni ed esternalizzazioni.

Tutto ciò sta portando progressivamente a  un clima di disaffezione verso l’azienda e i suoi vertici.

Si ha, insomma, l’impressione che il vertice aziendale voglia mettere in difficoltà il produttivo lavoro giornaliero di migliaia di persone anziché premiare il loro impegno.

I dipendenti di UniCredit hanno sempre dimostrato impegno e attaccamento all’azienda anche nei momenti di difficoltà, cercando di mantenere un proficuo rapporto con i clienti anche quando nessun supporto arrivava dall’alto.

Se oggi il nostro gruppo è in difficoltĂ  molto lo si deve ad errori che altri hanno commesso,  magari gli stessi che mantengono retribuzioni inaccettabili e che non mancano di ricordare al Sindacato l’attuale situazione di crisi: crisi che tuttavia scompare nella pubblicistica aziendale e soprattutto quando si pagano salari discrezionali e bonus.

E allora: partecipiamo compatti allo sciopero del 27 luglio

per aver riconosciuto il premio aziendale che ci spetta!

(28 luglio per i colleghi che lavorano dal martedì al sabato)

Milano, 26 luglio 2012

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