Un esempio di come viene mal gestita la riorganizzazione

23 novembre 2017
By Voghi

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil UilCa Unisin
Segreterie di Gruppo

Milano, 23 novembre 2017

UN ESEMPIO DI COME VIENE MAL GESTITA
LA RIORGANIZZAZIONE

Le nostre perplessità e preoccupazioni per come viene gestita la riorganizzazione crescono di giorno in giorno.

Ecco un esempio, purtroppo non l’unico.

Centri Mutui oggi distribuiti nelle Region: circa 200 persone in organico

Accentramento su Catania: adibizione di circa 40 persone

Tempi dell’operazione: strettissimi, a partire già dalle prossime settimane, a regime nei primi mesi del 2018

Trasferimento in agenzia, sulle piazze di Torino, Bologna, Modena, Verona e Milano, anche di personale che ha aderito ai vari Piani e uscirà tra qualche mese (adesso anche Verona e Milano sono incluse nella lista delle piazze con carenza di organico in rete…)

Alcune domande sorgono inevitabili:

Come è possibile scaricare su 40 persone un’attività in precedenza gestita da oltre 200?

Quale formazione è stata fornita ai lavoratori di Catania?

Quale mobilità, e come viene gestita, per i 200 lavoratori degli attuali Centri Mutui? E di quale formazione potranno fruire per affrontare la riconversione professionale?

Che senso ha tutto questo? Qual è la logica?

Chi prende queste decisioni conosce la banca?

Improvvisazione, tempistica assolutamente sbagliata sia per quanto riguarda la collocazione temporale (fine/inizio anno) che i tempi di realizzazione, evidenziano, secondo noi, forti carenze gestionali e inadeguatezza organizzativa. Dobbiamo pensare che non esista, nel gruppo, una struttura in grado di guidare e fare presente, per tempo, le conseguenze di scelte già note, come la scadenza delle uscite?

Se questo è ciò che l’azienda intende per semplificazione dei processi e snellimento della cinghia manageriale, proprio non ci siamo!

L’impressione è che si proceda a tappe forzate, improvvisando di volta in volta, senza la dovuta attenzione sia nei confronti dei lavoratori coinvolti che dell’impatto sull’organizzazione del lavoro.

Se possiamo, da una parte, condividere che si trasferiscano alcune lavorazioni laddove si ritiene ci sia maggiore forza lavoro a disposizione, non è accettabile che l’operazione si faccia sulla pelle dei colleghi, in modo del tutto affrettato e senza adeguata programmazione. Infatti, la “strettoia” sugli organici di fine anno si conosceva già da mesi, la riconversione dei lavoratori sarebbe dovuta iniziare con un certo anticipo, per mettere tutti in condizione di acquisire le necessarie conoscenze tecnico/operative.

Chiederemo conto di questo e di altri interventi nell’incontro che si terrà il prossimo 27 novembre, nonché, per quanto riguarda l’impatto sulle specifiche realtà territoriali, in appositi incontri di Region.

Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare numerosi alle assemblee: sarà l’occasione per decidere quali iniziative intraprendere per far capire all’azienda che siamo stanchi di subire le decisioni di manager che – purtroppo e ancora una volta – dimostrano di non essere all’altezza della situazione, con il rischio concreto di creare danni al gruppo.

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil UilCa Unisin
Segreterie di Gruppo UniCredit

Scarica il file in versione PDF Documento in formato pdf
  • Facebook
  • Twitter
  • RSS