UCCMB: Lettera a Ghizzoni

4 febbraio 2015
By Redazione

Egr.
CEO Gruppo UniCredit
Dott. Federico Ghizzoni

E’ fortemente caldeggiata dalle istituzioni finanziarie, sia nazionali che europee, la creazione di una (o più’) Bad Bank di sistema capace di produrre effetti positivi sui bilanci degli Istituti bancari (appesantiti dai crediti problematici), al fine di poter liberare liquidità e risolvere strutturalmente l’accesso al credito e fungere da volano per l’ intera economia nazionale.

In tale contesto, UniCredit e per essa UCCMB, che è il più grande player nazionale, potrebbe rivestire un ruolo fondamentale e di primaria importanza. Infatti UCCMB ha le risorse professionali, i processi industriali ed organizzativi, costantemente riconosciuti dalle maggiori agenzie di rating internazionali, per poter assumere un ruolo di leader indiscusso nell’ approccio sistemico al problema dei NPL delle banche italiane.

Per questa ragione, sotto il profilo strategico industriale, appare inspiegabile l’intenzione di UniCredit di dismettere definitivamente un’azienda, sua controllata, che, con eventuali e mirati aggiustamenti riorganizzativi, si posizionerebbe come fattore aggregante di un processo concreto di rilancio economico del Paese e potrebbe fornire il proprio decisivo contributo alla svolta di cui oggi , più che mai, necessitano le famiglie e le imprese in crisi.

UniCredit, invece, sceglie una strada di difficile interpretazione, e cioè la cessione dei crediti a fondi speculativi.

Nel ribadire con forza la nostra contrarietà alla cessione di UCCMB e del suo capitale umano, professionale e intellettuale, con la presente siamo a richiederLe la sospensione del processo di cessione, in attesa degli sviluppi dello scenario nazionale come sopra accennato.

Cordiali saluti.

3 febbraio 2015

Segreterie di Gruppo UniCredit
Segreterie di Coordinamento UCCMB
Dircredito- FABI – FIBA Cisl – FISAC Cgil – UGL Credito – UILCA

Scarica il file in versione PDF Documento in formato pdf
  • Facebook
  • Twitter
  • RSS