117° Consiglio Nazionale – Mozione Finale

31 marzo 2011
By Redazione

117° CONSIGLIO NAZIONALE MOZIONE FINALE

Il 117° Consiglio Nazionale riunito in Roma nei giorni 29-30 e 31 marzo 2011, ascoltata la relazione illustrata dalla Segreteria Nazionale in nome e per conto del Comitato Direttivo Centrale

L’APPROVA

Le Delegate ed i Delegati esprimono grande apprezzamento per l’attività svolta dal Comitato Direttivo Centrale e dalla Segreteria Nazionale negli ultimi mesi.

Il 117° Consiglio Nazionale esprime solidarietà al popolo Giapponese per la recente catastrofe che l’ha colpito, e sostegno ai Popoli che lottano per la loro libertà.

Il 117° Consiglio Nazionale ricorda come questa occasione coincida con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed esprime sincero ringraziamento ai Padri fondatori della Patria.

Il 117° Consiglio Nazionale si è svolto in uno scenario di crisi mondiale le cui responsabilità risiedono in un modello finanziario senza regole, spregiudicato ed irresponsabile.

In questo contesto il sistema bancario italiano ha retto meglio di altri grazie al radicamento sul territorio ed ai sacrifici e all’impegno delle Lavoratrici e dei Lavoratori bancari. La necessità di fronteggiare la “coda” della crisi imporrà alle Aziende di Credito un rafforzamento patrimoniale anche in linea con le previsioni introdotte da Basilea 3.

Il 117° Consiglio Nazionale ribadisce che queste manovre finanziarie non devono ricadere ancora una volta sulle Lavoratrici e Lavoratori del Settore, riproponendo l’esclusiva logica dell’abbattimento dei costi del Personale.

Il 117° Consiglio Nazionale auspica invece che la piattaforma per il rinnovo del CCNL dei Bancari possa rappresentare un nuovo modello di sviluppo che deve prevedere:

  • una reale politica attiva per l’occupazione giovanile e per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro superando la precarietà e l’incertezza, proponendo ai giovani assunzioni a tempo indeterminato;
  • strategie finalizzate alla redditività e sostenibilità degli obiettivi nel medio-lungo periodo, correggendo in tal senso le retribuzioni dei  manager;
  • l’eliminazione delle pressioni commerciali e l’introduzione di sistemi
  • incentivanti condivisi, trasparenti e responsabili, nel rispetto della clientela ed a tutela della professionalità dei bancari;
  • reali, effettive e verificabili garanzie in tema di pari opportunità; – una maggiore attenzione e sensibilità nei confronti delle categorie dei diversamente abili

Il 117° Consiglio Nazionale ritiene che l’aumento economico del nuovo CCNL non possa prescindere dall’adeguamento delle retribuzioni secondo la riforma sugli assetti contrattuali firmata dall’ABI, che comporta un aumento pari a circa il 7%, al quale va aggiunta un’ulteriore quota per la produttività di sistema.

Il 117° Consiglio Nazionale sollecita una drastica riduzione dei costi di governance delle Aziende di Credito.

Il 117° Consiglio Nazionale respinge l’ipotesi avanzata da ABI di introdurre l’indennità di disoccupazione nel settore e conferma la validità del Fondo di sostegno al reddito quale strumento – su base volontaria e contrattata – di ammortizzatore sociale.

Il 117° Consiglio Nazionale ritiene che l’unità tra le Organizzazioni Sindacali del credito maggiormente rappresentative, sia una condizione necessaria e importante per ottenere i risultati che i Lavoratori e le Lavoratrici si  attendono.

I Delegati e le Delegate invitano il Comitato Direttivo Centrale e la Segreteria Nazionale ad assumere tutte le iniziative, verso il Governo ed il Parlamento, per respingere l’attacco portato al sistema contrattuale, normativo e di regole in Banca d’Italia e nel comparto della Riscossione Tributi.

Il 117° Consiglio Nazionale ritiene infine urgente un nuovo meccanismo di adeguamento delle pensioni al costo della vita partendo da un sistema fiscale che consideri anche i bisogni e i carichi familiari dei Pensionati.

Roma, 31 marzo 2011

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