ABI – Interrotte le trattative per il rinnovo del CCNL

23 marzo 2015
By Redazione

ROMA, LI 23 marzo 2015

Sono proseguiti oggi gli incontri in ABI per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

In apertura della riunione Lando Maria Sileoni, a nome delle Organizzazioni Sindacali, ha affermato che siamo giunti al momento decisivo della trattativa.

Infatti, se la convinzione dell’Esecutivo dell’ABI dovesse rimanere quella che siano i lavoratori a doversi pagare il contratto, saremmo sulla strada sbagliata, quella della rottura e dello scontro di cui l’ABI si assumerebbe la responsabilità anche di fronte all’opinione pubblica.

L’ABI, riproponendo la volontà più volte esplicitata di interrompere strutturalmente la crescita del costo del lavoro, sta infatti sottovalutando la piattaforma contrattuale approvata dai lavoratori e le proposte ivi contenute, a partire da una discussione franca e concreta sul nuovo modello di banca utile per tutto il Paese, che riporti il lavoro nelle filiali.

Per il Sindacato, al contrario, la tutela dell’occupazione nel settore e nel Paese si ottiene guardando al futuro della banca e della professione bancaria, a partire dal mantenimento dell’Area Contrattuale quale elemento di garanzia per gli attuali e futuri lavoratori del settore.

La minaccia di disdettare e non applicare il CCNL a partire dal prossimo mese di aprile, viene usata dall’ABI come una clava, nonostante non ci sia un gruppo bancario nazionale che non abbia fatto accordi sindacali negli ultimi due anni.

La stessa imminente ristrutturazione del settore ‐ a partire dalla riforma delle banche popolari ‐ richiede relazioni sindacali costruttive e improntate sulla correttezza reciproca.

Sileoni ha infine ribadito i pilastri sui quali si deve basare un accordo politico‐sindacale di prospettiva per tutti coloro che operano nel settore:

• Patto triennale sul mantenimento dell’occupazione del settore, a partire dall’area contrattuale;

• Nuovo modello di banca e nuove professioni utili per rafforzare la presenza delle banche sul territorio;

• Tutela e incremento della buona occupazione, a partire dai giovani;

• Recupero dell’inflazione.

Rispondendo alle osservazioni sindacali, Profumo ha chiarito come il CCNL presupponga una valutazione complessiva sulle materie da affrontare, che tenga conto anche della sua tenuta in termini economici.

Abbiamo ribadito come in questo momento, pur nel rispetto del recupero inflattivo dovuto alla categoria, sia prioritaria la difesa dell’occupazione e del perimetro di settore da ogni attacco esterno.

L’ABI non è stata in grado di dare risposte soddisfacenti e concrete alle richieste sindacali ne’ di dare garanzie per il presente ed il futuro del settore.

La nostra Delegazione, non ritenendo percorribile il proseguimento della trattativa in queste precarie condizioni, ha ritenuto doveroso interrompere l’incontro.

Domani si terrà quindi una riunione delle Segreterie Nazionali per definire le iniziative unitarie.

Cordiali saluti

LA SEGRETERIA NAZIONALE

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