CONTRATTO, PRIMI PASSI AVANTI DI ABI NELLA TRATTATIVA
âDopo mesi di dure trattative, registriamo oggi i primi importanti passi avanti di ABI rispetto alla vertenza del Contratto Collettivo Nazionale dei bancari.
A seguito dellâenergica interruzione delle trattative realizzata dai sindacati nellâincontro del 23 marzo e della minaccia di ulteriori scioperi, i banchieri hanno garantito delle significative aperture sul problema occupazionale, sulla gestione delle esternalizzazioni, sul Fondo per lâoccupazione giovanileâ.
Questo il commento di Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, a margine dellâincontro che si è svolto oggi in ABI e che ha riaperto la trattativa sul Contratto Nazionale dei 309mila bancari italiani.
âViene mantenuta integralmente, pertanto, lâattuale normativa della cosĂŹ detta area contrattuale, viene abbattuto il differenziale del salario dâingresso, previsto dal Fondo per lâoccupazione giovanile, dal 18 al 10%. Viene arricchito il fondo emergenziale e, soprattutto, verrĂ definita una piattaforma bilaterale di collocamento, che servirĂ a gestire eventuali momenti di tensione occupazionale.
Non è stato toccato lâargomento della parte economica del Contratto, che verrĂ affrontato domani, ma abbiamo registrato la richiesta di ABI di un allungamento della durata contrattuale. Queste importanti aperture rispetto allâanima sociale del nuovo Contratto ci pongono nelle condizioni di affrontare tutti gli altri problemi e argomenti, con la chiara volontĂ di dare risposte concrete ai lavoratori, che pretendono giustamente un proprio Contratto di Lavoro.
Ă stata ribadita, infine, la necessitĂ inderogabile di garantire al settore bancario uno specifico e autonomo Contratto Collettivo. La valutazione complessiva sulle proposte di ABI sarĂ formulata soltanto quando saranno toccati e risolti tutti i nodi del settoreâ, ha concluso Sileoni.
Domani intanto è stata convocata una nuova riunione tra le parti, nella quale si dovrebbe entrare nel merito degli argomenti della parte economica e degli inquadramenti.
LA GIORNATA
Il Presidente del CASL Alessandro Profumo, riprendendo gli elementi rimasti in sospeso dalla precedente riunione, ha espresso una posizione sui quelli che ABI ha definito elementi qualificanti del possibile Contratto Nazionale.
In particolare, il Presidente Profumo ha proposto:la riconferma del Fondo per la nuova Occupazione, e il suo utilizzo per creare posti di lavoro e offrire prestazioni emergenziali ai lavoratori in esubero, anche con la costituzione di una piattaforma per il loro ricollocamento allâinterno del settore; la riduzione del differenziale tra salario di ingresso e stipendio a regime dall’attuale 18% al 10 per cento; il mantenimento delle vigenti prerogative contrattuali per i dipendenti, che in caso di riorganizzazioni aziendali, dovessero passare a societĂ diverse da quelle di provenienza; il ritiro delle richieste sul superamento dell’attuale assetto dell’area contrattuale e la rinuncia allâampliamento dellâuso dei contratti complementari;la conferma che il tema degli inquadramenti non è esclusivamente economico ma piuttosto organizzativo, rimandando la discussione a livello aziendale e di gruppo ma programmando sin da subito un cantiere di lavoro a livello nazionale, mentre rimane per ABI imprescindibile una maggiore fungibilitĂ dei quadri direttivi.
L’ABI ha, inoltre, confermato la disponibilitĂ a ragionare sulla parte economica, ma solo sulla base di un allungamento della durata del Contratto.
In apertura della riunione Lando Maria Sileoni ha ribadito l’intenzione di voler fare il Contratto in sede sindacale, nella consapevolezza che tutte le banche hanno la percezione delle importanti trasformazioni che interesseranno il settore.
In questo ambito, le risposte dell’ABI configurano un passo avanti verso una gestione congiunta delle ricadute di questi inevitabili cambiamenti, a partire dalla costituzione di una piattaforma bilaterale per la difesa e la ricollocazione degli eventuali esuberi che si dovessero produrre nella banche e nei gruppi bancari.
La conferma dell’area contrattuale – ha ribadito Sileoni – rimane per noi un fatto imprescindibile e anche le politiche di insourcing, possono costituire un elemento di difesa e rafforzamento della stessa.
Ci sono poi argomenti che il sindacato intende regolamentare e, tra questi, quelli delle pressioni commerciali e della conciliazione tra tempi di lavoro e di vita, oltre a risposte concrete sul tema del modello di banca e dei nuovi lavori utili per la difesa della categoria.
Roma 30/03/2015
(Fonte fabi.it)