Sciopero UCCMB – Comunicato stampa FABI

9 maggio 2014
By Redazione

UCCMB: DIPENDENTI IN SCIOPERO, PRESIDI IN TUTTE LE SEDI

A Verona, sede legale dell’azienda, incontri con Istituzioni e con la Fondazione Cariverona In occasione dello sciopero dei dipendenti di UniCredit Credit Management Bank, proclamato contro la cessione dell’azienda prevista dal Piano Strategico di Unicredit, si sono svolte oggi manifestazioni e presidi in tutta Italia.

In particolare a Verona, dove l’azienda ha la sede legale, oltre un centinaio di lavoratori hanno presidiato la sede della Fondazione Cariverona, tra i principali azionisti di Unicredit.

Hanno portato la loro solidarietà numerosi politici e rappresentanti delle Istituzioni: i deputati veronesi Vincenzo D’Arienzo e Alessia Rotta, il Consigliere Regionale Franco Bonfante, la presidente della Commissione Lavoro della Provincia Franca Rizzi, il vicesindaco Stefano Casali, il capogruppo dell’oppozione Michele Bertucco e i consiglieri comunali Orietta Salemi e Fabio Segattini. Ricordiamo che Comune di Verona e Provincia si erano già espressi nei giorni scorsi con mozioni di solidarietà con i lavoratori, 768 in tutta Italia di cui oltre 200 a Verona.

Una così folta partecipazione e un così deciso appoggio delle istituzioni hanno agevolato una immediata convocazione da parte dei vertici della Fondazione.

I Segretari Provinciali di FABI, Fiba, Fisac e Uilca sono stati ricevuti dal Presidente della Fondazione Ing. Paolo Biasi e dal Direttore Generale Fausto Sinagra. La Fondazione ha ascoltato con attenzione le richieste dei rappresentanti dei lavoratori, comprendendone le preoccupazioni e assicurando che le terranno in dovuta considerazione, anche perché hanno confermato che l’operazione è ancora in fase preliminare.

“La FABI continuerà a presidiare con la massima attenzione l’evoluzione della situazione, ma confermiamo la nostra contrarietà ad ogni operazione di cessione o esternalizzazione”, ribadisce Marco Muratore, Segretario Provinciale. “In ogni caso devono essere garantite adeguate tutele alle lavoratrici e ai lavoratori interessati dall’operazione, la cui professionalità, legata alla gestione dei cd. NPL (Non Performing Loans), non deve andare dispersa, costituendo un patrimonio essenziale per un’azienda di credito nell’attuale contesto economico”.

Verona, 9 maggio 2014

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