UBIS: Comunicato progetto iPC

20 giugno 2014
By Redazione

Progetto iPC… e non solo, prosegue il confronto

In quest’incontro siamo entrati nel dettaglio delle attività oggetto del trasferimento.

Polo di Verona PL Cards,  struttura Cards Client Support & Fraud Management, attualmente ha in carico 184 lavoratori, quelli interessati sono 41 nelle seguenti strutture :

  • Corporate Banking Support
  • POS/EuroPOS Support
  • Fraud Prevention & Management

Le attività interessate al trasferimento sono quelle relative all’help desk di primo livello, ossia alle chiamate in ingresso e presidiate h24x7, che l’azienda prevede di spostare in Romania per i primi mesi del 2015. Nel percorso di migrazione man mano che le attività verranno trasferite, i Lavoratori interessati usciranno dal turno.

L’azienda ha motivato il trasferimento con il cambio di piattaforma informatica a CARMAS, e col fatto che in Romania veniva già fornito supporto ai clienti possessori di carte UCIFIN.

Il programma di riqualificazione per i Lavoratori e le Lavoratrici di Verona durerà dai 10 ai 12 mesi, e la maggior parte, circa 30,  saranno inseriti in percorsi IT, in base alla loro professionalità. La maggior parte di loro verrà quindi ricollocata all’interno della stessa PL Cards, mentre 8 Lavoratori verranno inseriti, a partire da Luglio prossimo, nella Test Factory di Verona ad integrare il team già presente, e 4 Lavoratori verranno trasferiti presso Securities sempre su Verona.

Per quanto riguarda il tema Apprendisti presenti in questa PL oggetto di riorganizzazione,  l’azienda ha dichiarato di aver verificato la possibilità di attivare  un nuovo percorso formativo che consenta un passaggio senza soluzione di continuità mantenendo lo status di apprendisti e proseguendo il percorso iniziato tempo per tempo.

Come OO.SS. abbiamo chiesto visione dei programmi formativi di riconversione professionale, che l’azienda attualmente non è in grado di fornirci. Torneremo sul tema nei prossimi incontri, vista l’importanza che ricopre questa fase nei processi di riorganizzazione ed al fine di prevenire i problemi che le scriventi OO.SS. hanno evidenziato in precedenza con processi analoghi.

Polo di Bologna – Carpi le strutture interessate sono Accounts Operations Italy 1-2 (Conti Correnti ) che attualmente hanno in carico 66 Lavoratori, quelli interessati dal progetto sono 40, delle seguenti Sections:

  • Online Current Accounts
  • Recalculation Current Accounts
  • Reprint of Statement
  • Procedural Controls Current Accounts

Nei prossimi giorni l’azienda inizierà una fase di studio delle microattività su tutte le due strutture sopra citate per  determinare quali attività saranno oggetto di trasferimento in Polonia.

L’azienda ha motivato il trasferimento asserendo che, sul Polo di Stettino, vengono già svolte le stesse funzioni di Operations per le altre banche estere del Gruppo.

L’azienda ha confermato che, al termine del processo, le persone individuate per il trasferimento presso le strutture di Gruppo, faranno il passaggio con cessione individuale del contratto. Unica eccezione i Lavoratori con trattamento INPDAP, che verranno distaccati per non creare eventuali problematiche sul loro trattamento di fine rapporto/pensionistico.

Abbiamo richiesto come OO.SS. la massima trasparenza nella gestione di questa fase e la verifica tempo per tempo, considerato che i primi trasferimenti dovrebbero avvenire in Ottobre.

Polo di Roma PL Credits, la struttura interessata è quella Credit Mgmt. Operation Rome 2 che attualmente occupa 14 Lavoratori. Abbiamo ribadito che il trasferimento di queste attività va contro ogni logica industriale, visto che la cessione del quinto è un’attività che viene svolta, in via esclusiva,  nel ns. Paese. I Lavoratori coinvolti, verranno riallocati dopo un percorso formativo sull’attività Garnishments di Roma previsto per il mese di Dicembre.

Le attività di Real Estate di Reggio Emilia che riguardano 4 Lavoratori verranno trasferite ad Ottobre a Milano, questo passaggio, insieme al trasferimento delle attività Conti Correnti presenti sul polo, sancirà la chiusura del polo UBIS di Carpi.

Quindi anche la multipolarità, uno dei capisaldi della creazione di UBIS, ormai non è più una delle priorità aziendali…anzi.

Come OO.SS. abbiamo contestato e ribadito la ns. contrarietà ad un progetto che delocalizza attività per 96 Lavoratori, mentre nel gruppo è in discussione il piano industriale e, a livello nazionale, la presentazione della piattaforma del CCNL.

Presidieremo il processo al fine di tutelare gli interessi dei Lavoratori.

Per quanto riguarda nostre precise richieste di delucidazioni sul futuro di UBIS Italia, l’Azienda ha dichiarato che queste saranno  oggetto di un incontro con il top management che si svolgerà nella prima metà di luglio.

Le RR.SS.AA. dei poli impattati verificheranno localmente lo sviluppo del progetto e saranno coinvolte nelle comunicazioni tempo per tempo, mentre le Segreterie di Coordinamento hanno richiesto un nuovo incontro per il mese di luglio.

L’incontro è proseguito con l’illustrazione di tutte le riorganizzazioni che l’azienda UBIS ha fatto dal 2012, anno della sua nascita fino ad oggi. La linea guida seguita dall’azienda è stata quella di semplificare il modello organizzativo, al fine di ridurre la frammentazione dei processi e di consolidare i centri di competenza.

In sintesi, come puro dato numerico, possiamo riportare che:

-       le strutture organizzative sono diminuite del 25%, con una maggiore incidenza sulle Services Lines (-33%),

-        le strutture di Governance sono diminuite del 21%

-        le Business Lines del 24%.

Certo, se avessimo visto anche una riduzione in doppia cifra anche di consulenze o di remunerazione dei bonus dei top manager, avremmo cominciato a credere nella tanto decantata volontà aziendale di equità e forse lo scenario sarebbe stato….molto differente.

Come OO.SS. abbiamo ribadito che la perdita del ruolo di subholding, uno dei cardini della creazione di UBIS, anche  se dettato dalle necessità  di compliance rispetto alle direttive dei regulators, ha creato, e creerà in futuro, problemi con il continuo trasferimento delle attività di indirizzo in Capogruppo.

In merito al tema appalti, le scriventi OO.SS. hanno preso atto dei dati inviati dall’Azienda e, stanno facendo tutti gli opportuni approfondimenti e verifiche, L’argomento è stato riproposto  al prossimo incontro con il top management.

Insieme a questo tema, vogliamo richiamare l’attenzione dell’azienda sulla gravità delle spese sostenute per le consulenze specialistiche esterne (di cui gli appalti rappresentano solo una quota parte) che per il 2013 hanno portato il Gruppo a spendere circa 700 milioni di euro (di cui 400 milioni specificatamente di consulenze specialistiche per il settore ICT).

L’obiettivo delle scriventi OO.SS. è quello di tutelare gli oltre 4.000 lavoratori di UBIS Italia, garantendo che le loro professionalità vengano correttamente impegnate e valorizzate, anche riducendo drasticamente le costosissime consulenze esterne che, è evidente a tutti i colleghi di UBIS, nessun significativo valore aggiunto stanno apportando al ciclo produttivo della nostra Società.

Informeremo tempestivamente tutte le Lavoratrici/Lavoratori sui futuri sviluppi.

Milano, 19 giugno 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS SpcA
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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