UBIS: Comunicato RSA polo di Roma

4 aprile 2013
By Redazione

La coerenza non è più di casa nella FISAC/CGIL di Roma…

In UBIS siamo in un fase che dovrebbe richiedere un attento e profondo momento di riflessione e di responsabilitĂ  da parte di tutti.

Ci riferiamo in particolare al grave fenomeno delle esternalizzazioni che,come sindacato, non abbiamo mai condiviso, contestando più volte all’azienda l’assoluta inconsistenza dei razionali che ne guidano la visione industriale.

E’ palesemente evidente che il programma “Newton” avrà effetti diseconomici da un lato e abbasserà il livello qualitativo dei servizi dall’altro.

Fatta questa doverosa premessa ci preme, come OO.SS., sottolineare che la nostra principale preoccupazione è, nelle more di tutte le iniziative intraprese per contrastare il suddetto progetto datoriale, assicurare le necessarie protezioni ai colleghi coinvolti da tali processi.

Non possiamo e non vogliamo lasciare su un’unica componente, i Lavoratori, il peso di questi processi industriali che segnano un momento di forte discontinuità nel modello UniCredit e nel settore del credito.

E’ proprio in momenti difficili come questi che un’Organizzazione Sindacale deve sapere dare risposte certe ai Lavoratori, impegnandosi al massimo nel ricercare forme concrete di tutela e garanzia dei diritti (in un contesto complessivo del Paese che certamente non aiuta).

Garanzie e diritti da ottenere prima di tutto sui tavoli negoziali, fino a quando ciò sarà possibile, non certo nei tribunali come unica ed esclusiva soluzione per il superamento dei problemi.

Prendiamo spunto dall’ultimo comunicato della FISAC/CGIL del 3 aprile, ennesimo esempio di dialettica senza costrutto, in cui vale tutto ed il suo contrario.

Si invitano le Segreterie Nazionali a trattare quando la stessa RSA FISAC/CGIL le ha diffidate nella precedente procedura per HR-SSC.

Si chiede di andare a trattare ma si dichiara che la procedura è in aperta violazione della legislazione nazionale e comunitaria.

Si dichiara che le Segreterie Nazionali hanno fatto un utilizzo pretestuoso della diffida fatta pervenire da uno Studio Legale che rappresenta una consistente parte dei colleghi dell”Invoice Management” (una diffida chiarissima nei termini tanto da richiedere un’ulteriore lettera da parte dello studio legale per precisarne i termini…).

Si chiede di verificare lo stato di “salute” di HR-SSC, ma questo si può fare solo grazie all’accordo stesso raggiunto e sottoscritto da TUTTE le OO.SS. ma dalla FISAC/CGIL di Roma pervicacemente avversato (fermo restando che proprio dei rappresentanti sindacali delle FISAC/CGIl di Roma, ora in HR-SSC, stanno avvalendosi di tutte le normative presenti nell’accordo per tutelare i colleghi della NEWCO in questione …).

Dicono che l’accordo di HR –SSC, per quanto concerne l’art. 9, preveda delle garanzie “deboli” … strano visto che, in altre importantissime realtà bancarie, ora in forte difficoltà, la stessa FISAC/CGIL ha preso, il suddetto accordo,come esempio a cui far riferimento !!!

Una FISAC/CGIL, quella di Roma, che ritiene la via legale e del giudice l’unica panacea atta risolvere qualsiasi problema … strano però che non hanno mai fornito informazioni sui relativi esiti (forse perché i ricorsi sono stati TUTTI rigettati e respinti sistematicamente, sia in forma collettiva che individuale, dai vari Tribunali competenti)

Come è facile scaricare la colpa sugli altri, ma loro sono stati mai in grado di prendersi una responsabilità ?

E facile dire no, e poi delegare ad un terzo ( il giudice ) la scelta, e visti gli esiti…

Oppure firmare un accordo, tramite gi organismi preposti della loro stessa organizzazione, per poi “ripudiarlo” cavalcando il malcontento e dichiarando tutto ed il suo contrario.

E tutto questo in quale ottica :

Per una disputa nominalistica ?

Per una lotta congressuale ?

O solo per una visione ideologica ormai fuori dal contesto ?

I diritti dei Lavoratori e le loro tutele non si salvaguardano sfuggendo dalla realtĂ .

Queste OO.SS. al contrario, nella consapevolezza del proprio peso politico e del proprio profilo tecnico, hanno invece scelto di partire dalle cose indispensabili ( Area Contrattuale, iscrizione ABI, garanzie occupazionali, welfare ), individuando tutte le possibili soluzioni e sostenendo gli obiettivi realmente perseguibili.

Non è con la politica della divisione e nell’infangare le altre OO.SS. che si costruisce… tanto meno distruggendo ogni iniziativa, a prescindere, contrapponendo come unica soluzione il Tribunale (con esiti poi così deludenti …).

Un sindacato che non voglia isolarsi in una sterile funzione di puro e banale contrasto, o peggio in un mero e superato ruolo interdittivo, deve esser cosciente di ricoprire un ruolo di primaria responsabilitĂ  ed essere in grado di negoziare al meglio delle reali possibilitĂ .

Ci giunge infine la notizia, che anche la FISAC vuol condividere la mozione del Comune di Roma, alla quale non ha partecipato in nessun modo ne prima ne dopo, e nata dall’esclusivo lavoro svolto dalle scriventi OO.SS.

Una mozione che abbiamo portato avanti senza preclusioni alcuna rispetto al “colore” dell’Istituzioni competenti per il territorio , ma cercando esclusivamente soluzioni al problema dei livelli occupazionali nella nostra regione.

Certo se avessimo seguito il volgare consiglio di qualche RSA FISAC di Roma, profuso in una partecipata assemblea di Largo Anzani, che non voleva avere nessun rapporto con le istituzioni locali per via della “bandiera” di provenienza, saremmo ancora a raccontarci una “bella” storia nelle consuete quattro mura di qualche sala riunioni di UBIS.

Arrivati a questo punto ci aspettiamo una pronta, risolutiva e pubblica presa di posizione da parte del Coordinamento FISAC/CGIL di UBIS rispetto a questi comportamenti incoerenti delle loro RSA.

Roma, 4 aprile 2013

RR.SS.AA. UBIS POLO DI ROMA

DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL/CA

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