UBIS: comunicato unitario âFacite Ammuinaâ
âFacite Ammuinaâ
Ovvero Trasferimento dei rami dâazienda
âGroup ICT and Operationsâ e âSecurity Network Servicesâ
Da UBIS S.C.p.A. in Unicredit S.p.A… e non solo !!!
(nap) All’ordine Facite Ammuina, tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora; chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tene nient’ a ffĂ , s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll Ă ”. |
(ita) All’ordine Facite Ammuina, tutti coloro che stanno a prua vadano a poppa e quelli a poppa vadano a prua; quelli a dritta vadano a sinistra e quelli a sinistra vadano a dritta; tutti quelli sottocoperta salgano sul ponte, e quelli sul ponte scendano sottocoperta, passando tutti per lo stesso boccaporto; chi non ha niente da fare, si dia da fare qua e lĂ . |
Facite Ammuina (in napoletano significa fate confusione) è un noto falso storico, spacciato per essere un comando contenuto nel Regolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie.
In Ubis, la traduzione italiana, viene puntualmente messa in scena a seguito di ogni ristrutturazione o cessione di rami dâazienda.
In ordine di tempo lâultima comunicazione Facite Ammuina riguarda il ââŚtrasferimento da UBIS S.c.p.A a Unicredit S.p.A. delle strutture denominate âGroup
ICT and Operationsâ, inerente le attivitĂ di supporto nel governo dei servizi strumentali (circa 90 persone) e del âSecurity Network Servicesâ, inerente le attivitĂ âspecialisticheâ di sicurezza (circa 25 risorse)â
Ă la testimonianza definitiva della volontĂ di Unicredit di non voler piĂš considerare UBIS una societĂ strategica del Gruppo, ma bensĂŹ solo una societĂ contenitore da utilizzare per gestire costosissime consulenze esterne per incomprensibili esternalizzazioni, per assunzioni di Top Manager che poi, dopo aver sciupato un patrimonio professionale interno a UBIS e reso ingestibile lâazienda, tolgono il disturbo andandosene in CapoGruppo.
Ogni esternalizzazione per noi rappresenta una perdita importante, particolarmente in questo caso, in quanto vengono spostate in Holding attivitĂ e competenze
professionali di governance che avrebbero dovuto (se utilizzate coscientemente) dare visione strategica e linee guida necessarie per rendere forte UBIS e farla crescere.
Nel mentre qualcuno va a poppa e qualcuno a prua, continuano le assunzioni di personale IT nelle controllate dei Paesi dellâEst (in Romania risulterebbero entrati ultimamente circa 70 tecnici), possibili rientri da VTS di ex Top Manager usciti da UBIS recentemente (nostalgia???), possibile ingresso a gennaio di Manager provenienti da IBM, ricerca di personale con profilo junior ICT Management per il Polo di Verona, e consulenze consulenze consulenze.
E la disorganizzazione aumenta, procurando disagi ai âclientiâ e difficoltĂ ai lavoratori di UBIS che, giorno dopo giorno, con responsabilitĂ , cercano tra la nebbia di fornire servizi adeguati a tutto il Gruppo.
Nei prossimi giorni, l’azienda organizzerĂ degli incontri denominati 2013 Leadersâ Day per illustrare “i principi strategici di Ubis” e la (dis)mission aziendale (abbiamo perso il significato di questa parola!).
Ciò risulta tutto molto distonico rispetto alla realtà , quella vera, quella vissuta giorno per giorno nei vari poli di Ubis, non la commedia che viene presentata nelle torri.
Ogni giorno assistiamo:
- alla crescita di sovrastrutture di controllo e indirizzo con la complicazione dei processi gestionali e lâaumento degli errori, dovuti principalmente al costante
depauperamento di Ubis (ex societĂ ex fiore allâocchiello) con le esternalizzazioni (a cui le OO.SS. hanno da sempre dichiarato la loro contrarietĂ ); - all’aumento continuo delle consulenze;
- al mancato taglio delle auto di servizio, e delle spese inutili;
- allo schizofrenico taglio dei costi, riferito al solo costo del lavoro, o alla decimazione delle trasferte per formazione;
- allo sperpero di soldi e tempo, in altri ambiti, quali (solo come esempio non esaustivo) l’evento Leadersâ Day, dove si organizzano comitive in aereo per
ascoltare⌠la solita ammuina
Riteniamo oramai non piÚ sopportabile la mancanza di un Piano Industriale serio, chiaro e credibile. Qual è la visione strategica? Dove porta la rotta che sta seguendo il Gruppo?
Eâ necessario un Piano Industriale, per la salvezza di UBIS e per permettere finalmente ai lavoratori di UBIS di alzarsi la mattina e di sapere che non saranno
utilizzati dal Top Management per âfare ammuinaâ.
Lo scorso 31 ottobre i Lavoratori e le Lavoratrici di Ubis hanno partecipato numerosi allo sciopero nazionale per difendere il CCNL di categoria dal vergognoso attacco dei banchieri, con altrettanta energia queste OO.SS. insieme a tutti i Lavoratori e Lavoratrici di UBIS difenderanno lavoro â dignitĂ â professionalitĂ in UBIS.
Cordialmente
Milano, 18 novembre 2013
Segreterie di Coordinamento UBIS
Dircredito Fabi Fiba/CISL Sinfub UGL-Credito Uilca
![]() |
Documento in formato pdf |