UBIS Torino: Comunicato su IPC

13 febbraio 2015
By Redazione

(DIS)MADE in UBIS !!!

Mercoledì 11 febbraio le OO.SS. del polo UBIS di Torino hanno incontrato i lavoratori dell’area Tesoreria, assemblea convocata dalle RR.SS.AA. locali post comunicazione aziendale del 2 febbraio della ripartenza del progetto International Process Consolidation (IPC), che prevede la riorganizzazione di alcune attività ed in particolare la totale dismissione del polo di Tesoreria di Torino.

L’assemblea ha visto la partecipazione della quasi totalità dei colleghi dell’area (oltre 70 i presenti su 83 colleghi complessivamente impiegati nell’area) a testimonianza di quanto sia sentito il problema sul polo.

Quello che è principalmente emerso dalla discussione in assemblea è la “navigazione a vista” che ormai ha preso piede nella nostra azienda … con l’intento (dichiarazioni aziendali di qualche tempo fa) di concentrare sui singoli poli lo stesso tipo di attività in modo tale da rendere gli stessi “specializzati”, si continuano a spostare lavorazioni a destra e a sinistra, in Italia e negli altri paesi dove UBIS è presente, riconvertendo di continuo i lavoratori e – TROPPO SPESSO per non dire SEMPRE – senza nemmeno che abbiano consolidato l’attività precedentemente acquisita. A volte addirittura accade che lavorazioni cedute da poco tempo tornino sul polo dal quale erano partite con evidente spreco di professionalità e risorse economiche.

Ci piacerebbe conoscere le “menti occulte” che partoriscono queste partite di giro di lavoratori per potergli ricordare che dietro ai numeri, che loro spostano senza colpo ferire, ci sono colleghi e colleghe con relativo carico di problemi ed aspirazioni e che, in un momento in cui queste sono già messe a dura prova da una vertenza sul rinnovo del CCNL che tarda a sbloccarsi, certe prese in giro potrebbero essere messe da parte ragionando un po’ di più prima prendere determinate decisioni.

I colleghi di Torino delle Tesorerie contestano principalmente il metodo utilizzato nei loro confronti … il top management ha preso in giro tutti quanti (middle management compreso) facendo sempre credere ai lavoratori dell’area che Torino fosse un polo di eccellenza … adesso l’intento è diventato chiaro a tutti … c’era la necessità di spremere questi colleghi fino all’ultima goccia, per poi, ad avvenuta (o quasi) stabilizzazione dell’attività, dover passare questa ad altri. Mettiamo in evidenza che nel periodo dicembre – settembre 2014 le Aree Professionali dell’area sono state chiamate ad oltre 1400 ore di straordinario … siamo in attesa dei tabulati dei mesi restanti ma sappiamo già a priori che questo numero è destinato ad aumentare vertiginosamente con il fine anno.

Le dichiarazioni aziendali, che leggiamo in risposta a domande dalle Segreterie di Coordinamento immediatamente poste per e-mail stante il blocco delle relazioni industriali, ci “confortano” (eufemismo) sul fatto che tutti questi movimenti non creano esuberi ma, in risposta a queste dichiarazioni, dobbiamo far notare due cose in particolare:

  1. Sul polo di Torino, allo stato attuale, resta un saldo negativo – tra il numero di lavoratori che cedono il lavoro e il numero di lavoratori che acquisiranno nuove lavorazioni – di 21 risorse che potrebbero diventare 25 in seguito alla, presumibile, prossima chiusura della Task Force di 4 persone che opera (da oltre un anno!) sui pignoramenti: lavoro destinato a passare totalmente da Roma in Romania (ennesima delocalizzazione).
  2. Il continuo spostamento di lavoratori da una attivitĂ  ad un’altra provoca, prima di tutto, una precarietĂ  professionale che non sarĂ  mai colmata dalla formazione, almeno da quella fino ad ora fatta fare ai lavoratori.

Come OO.SS. ribadiamo ancora una volta con forza tutta la nostra contrarietà ad un progetto di cui non si capisce la vera natura e garantiamo ai lavoratori che vigileremo con attenzione sugli sviluppi futuri e sul processo di riallocazione delle risorse con la massima attenzione alle 21 (o 25) risorse a cui ancora non è stata destinata un’attività.

Ricordiamo a TUTTI i colleghi che per tutto il mese di febbraio, nel prosieguo delle agitazioni sulla vertenza del CCNL, è confermato lo SCIOPERO DEGLI STRAORDINARI, il cui calendario dei giorni in cui è possibile rifiutarsi di fornire prestazioni aggiuntive è appeso nelle bacheche sindacali del secondo e terzo piano (area caffè).

RR.SS.AA. UBIS POLO DI TORINO
DIRCREDITO – FABI – FIBA-CISL – UIL.C.A.

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