UBIS Trieste: Visitors

14 dicembre 2012
By Redazione

Pubblichiamo il comunicato delle RR.SS.AA. di Trieste che sgombra il campo da ogni dubbio circa le reali intenzioni dell’azienda circa i cosiddetti “studi di fattibilità”  e ai tempi lunghi per la loro concretizzazione. Ora più che mai dobbiamo mantenere la compattezza nel manifestare il nostro dissenso contro le esternalizzazioni che vengono portate avanti dal Progetto Newton, a partire dallo sciopero indetto il prossimo 18 dicembre 2012 per i lavoratori della Lombardia e del Piemonte con la partecipazione al presidio in Piazza Cordusio che si svolgerà in concomitanza del CdA di Unicredit..


Martedì 11 dicembre ha avuto luogo presso il Teatro Miela di Trieste  l’incontro convocato dall’Azienda, con brevissimo preavviso, tra il top management di UBIS e le lavoratrici e i  lavoratori dell’Invoices Management,  interessati dal cosiddetto progetto Newton. In videoconferenza dovevano partecipare anche i colleghi di Roma, ma causa problemi tecnici, gli stessi non hanno praticamente potuto seguire la riunione fino alla sua fine, né tantomeno intervenire.

I lavoratori si sono presentati compatti, esprimendo il loro dissenso alla esternalizzazione con un’apposita fascia colorata al braccio e con l’esposizione in sala di un grande striscione.

C’era naturalmente grande attesa per un’informativa che era stata espressamente richiesta dai lavoratori in assemblea, ma ancora più grande è stata la delusione…

L’Azienda, attraverso i suoi rappresentanti, ha dato maggiori dettagli sul progetto, comunicando che la nuova società sarà di diritto italiano e avrà la forma della joint venture. Il 51% del capitale sarà detenuto dal partner (nel corso della riunione è stato fatto capire fin troppo chiaramente che si stava parlando di Accenture), il restante 49% da Unicredit. Già nei prossimi giorni verrà firmata la lettera di intenti con il partner che prevederà un mese di “due diligence” esclusiva, così da permettere di saggiare la bontà dell’operazione. Verso metà gennaio 2013 si avvieranno le trattative con i sindacati, per arrivare “al più presto” (già in marzo o al più tardi, inizio estate) alla partenza della nuova società.

Si è cercato inoltre in tutti i modi di ingenerare timore e rassegnazione nei lavoratori, accusandoli di “non capire” e criticando le manifestazioni cui i lavoratori hanno legittimamente partecipato, tutti assieme, per la difesa del proprio posto di lavoro e del proprio futuro.

Nel corso dell’incontro da parte aziendale sono stati alzati i toni a livelli francamente inaccettabili; c’è stato un tentativo di sminuire il ruolo del sindacato, sia vietando la presenza dei rappresentanti sindacali del Polo non appartenenti all’Invoices Management (e quindi non personalmente interessati all’esternalizzazione), sia utilizzando frasi volte a screditare le prossime forme di lotta, concetti quali “non vi fate rapire dagli slogan e dalle fandonie che vi raccontano”, “fatevi guidare dalla razionalità e dalle garanzie occupazionali e non fatevi portare dagli slogan”, “abbiamo in Ubis più gente che attività”.

Il messaggio è giunto chiaro e forte: noi dovremmo avere fiducia, ma da parte aziendale nessun corrispondente impegno; e nessun accenno è stato fatto ai colloqui intercorsi fra la capogruppo e la Fondazione CRTrieste.

Non c’è dubbio: uno spettacolo ben orchestrato. Sintomo che, in realtà, la determinazione  dei lavoratori di Trieste non ha lasciato indifferente questo management, ma i lavoratori non sono certamente degli sprovveduti, ed hanno capito benissimo. Se qualcuno aveva prima dei dubbi adesso ha appreso che il suo futuro verrà messo a rischio per pagare i dividendi agli azionisti internazionali, ai quali “dobbiamo dire grazie per aver salvato Unicredit dalla crisi”. Sulle responsabilità passate del Gruppo solo dei “non ci riguarda”, sulle sponsorizzazioni che non si sa quanto costano (tanto) e quanto portano in termini economici, non ci sono dati. La verità è che a pagare si vuole che siano sempre e solo i dipendenti, e la loro dedizione per supplire ai tanti errori passati e presenti del management non merita alcuna riconoscenza né sacrificio condiviso.

Questo non può che  rafforzare la nostra convinzione e determinazione nel ribadire con forza:

NO, ALLE ESTERNALIZZAZIONI !!

Scioperiamo compatti il 28 dicembre


Trieste, 14 dicembre 2012                                                                                    Le R.S.A. in UBIS Trieste

Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Ugl Credito

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