UCBP: Comunicato unitario sul nuovo stabile di Lampugnano

26 maggio 2011
By Redazione

NON SONO STABILI ?

Dopo parecchi mesi nei quali si sono turbinosamente rincorse voci, affermazioni “ufficiose”, smentite ed ipotesi, finalmente il 16 maggio è stato svelato l’arcano, o meglio il  segreto di Pulcinella.

Ci riferiamo alle notizie ed alle circostanze relative al trasferimento nel nuovo stabile di Lampugnano dei/delle Lavoratori/trici di UCBP presenti nello stabile di Cologno  Monzese; trasferimento che è iniziato lunedì 16 maggio con la riallocazione al 3° piano del nuovo stabile di Lampugnano dei colleghi dell’Hr Dept (Uff.del Personale) di UCBP.

Secondo quanto è dato sapere, nella ridda di ipotesi e di condizionali che continuano a caratterizzare questo evento, il trasferimento dovrebbe ultimarsi alla fine del 3° trimestre di quest’anno, attraverso un piano graduale che prevederebbe il trasferimento di alcune strutture di Governance già  a partire dal prossimo mese; torniamo a ribadire che l’uso del condizionale è d’obbligo poiché la gestione dell’informativa su questa operazione è stata a dir poco farraginosa.

Il trasferimento delle strutture di UCBP da Cologno Monzese a Lampugnano avviene in ossequio del complessivo piano di  razionalizzazione degli stabili/spazi, deciso a livello di Gruppo, che ha come obiettivo primario  il contenimento dei costi immobiliari.

Da una prima osservazione del nuovo stabile e dalle conseguenti riflessioni sulla vivibilità e sulla qualità dell’ambiente di lavoro si evidenziano una serie di potenziali forti criticità.

Gli uffici, che sono configurati nella  forma “open–space” e  possono ospitare un numero consistente di posizioni di lavoro, presentano le tipiche problematiche originate da questo tipo di struttura: eccessiva rumorosità, micro-clima ( temperature e flussi dell’aria) di difficile regolazione/gestione e assai poco rispondente alle reali esigenze di benessere dei/delle Lavoratori/trici, gestione problematica degli spazi comuni, assenza di corridoi di scorrimento, etc.etc.

Da quanto ci risulta, lo stabile prevede la dotazione di solamente cinque bagni per piano, poiché non conosciamo il numero di piani riservati ad UCBP e tanto meno il numero di Lavoratori/trici che occuperanno ogni singolo piano, non siamo in grado di effettuare precise proporzioni e valutazioni definitive, certo è che questo numero di bagni appare fin da subito molto esiguo e quindi potenzialmente insufficiente.

Altri fattori di criticitĂ  sono rappresentati dal sistema di illuminazione che non prevede la possibilitĂ  di accensione/regolazione manuale e soprattutto dalla presenza negli uffici, in assenza di qualunque forma di divisorio/muro/ barriera di protezione, di stampanti/ fotocopiatrici/ fax multi funzione.

Al piano terreno del nuovo stabile si nota la presenza di un bagno che sembrerebbe progettato ed allestito in funzione della creazione di un Asilo aziendale simile a quello attualmente presente a Cologno (servizio di grande utilità e concreto strumento di conciliazione dei tempi di vita e lavoro); alcune voci contrastanti (tutte da verificare) che da qualche tempo circolano sull’argomento farebbero temere che , inspiegabilmente, il Gruppo abbia mutato la sua determinazione iniziale ed abbia deciso di non procedere alla costituzione dell’Asilo.

Nello stabile ove hanno sede  “storicamente” il bar e la mensa  sono in corso lavori di ristrutturazione che prevedono la riorganizzazione del servizio bar, della mensa e la creazione di un nuovo spazio pizzeria; ci aspettiamo che i lavori si concludano in tempi rapidi e che portino al miglioramento dei servizi offerti a tutti i Lavoratori/trici del complesso di Lampugnano.

E’ del tutto evidente fin da ora che se queste prime impressioni dovessero essere confermate e riscontrate nel momento in cui si insedieranno stabilmente  i Lavoratori/trici, sarà assolutamente ineludibile un intervento da parte aziendale in grado di eliminare le criticità evidenziate e capace di garantire la salubrità e la buona vivibilità dei nuovi ambienti di lavoro.

Il trasferimento da Cologno a Milano/Lampugnano, per le caratteristiche di questo spostamento e per la distanza che intercorre tra le due località, richiede inevitabilmente da parte aziendale una grande attenzione ed un forte impegno volti ad attutirne i disagi e gli impatti sula vita dei/delle Lavoratori/trici; è indispensabile quindi la ricerca e la buona pratica di appropriate soluzioni in termini di flessibilità di orario, disponibilità di posti auto, etc.etc.

Nell’ambito degli interventi da adottare riveste assoluta priorità la necessità di individuare una soluzione adeguata per quei/quelle Lavoratori/trici a cui il trasferimento nella nuova sede provocherebbe, per motivi personali e familiari, evidenti disagi.

le R.S.A delle OO.SS di Unicredit Business Partner di Cologno-Milano

Cologno Monzese, 20/05/2011

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